La Spezia e il futurismo - La Spezia and Futurism


La Spezia e il futurismo

Il Futurismo ha un legame profondo e indelebile con il Golfo della Spezia, sia sul piano storico che ideale. Negli anni ’30, La Spezia si trasformò in un laboratorio di architettura e arte futurista, dando vita a numerosi edifici pubblici e privati di grande valore storico e artistico. Antonio Sant’Elia li aveva immaginati, e Filippo Tommaso Marinetti ne ispirò la realizzazione, facendo della città un emblema della modernità. Il Golfo della Spezia, che ospitava uno dei principali idroscali d’Italia, catturò l’interesse del movimento futurista, che vide negli idrovolanti – nati proprio in questo golfo – il simbolo perfetto della velocità e della dinamicità. Marinetti celebrò la città con l’ Aeropoema del Golfo della Spezia, un’opera in cui l’idrovolante diventa protagonista, partendo da Cadimare per un volo che incarna lo spirito futurista. La Spezia divenne così un centro nevralgico del Futurismo, con artisti e intellettuali che si riunivano per dare vita a nuove espressioni creative. Marinetti stesso ideò nel 1933 il Premio di Pittura Golfo della Spezia, che culminò in una famosa Sfida a tutti i Poeti d’Italia per celebrare il golfo, descritto come la sintesi delle forze e gentilezze d’Italia. Questo evento, tenutosi al Teatro Civico, rifletteva l’energia tumultuosa e provocatoria tipica degli incontri futuristi, che si conclusero tra applausi, polemiche e qualche finimondo di schiaffi e bastonate. Marinetti creò a La Spezia un vero cenacolo futurista, coinvolgendo pittori, poeti e architetti che contribuirono a trasformare la città. Tra le opere ancora visibili, il mosaico di Fillia e Prampolini nella Torre del Palazzo delle Poste è un esempio tangibile di questo fermento. Numerosi edifici pubblici e privati, sia nel centro che nei dintorni, testimoniano oggi l’impatto del Futurismo sulla città, che negli anni ’30 visse un periodo di grande rilevanza culturale a livello nazionale ed europeo. Anche se gli idrovolanti non solcano più i cieli della Spezia, il ricordo di Marinetti e dei Futuristi vive attraverso l’architettura, le strutture artistiche e lo spirito che ancora permeano il Golfo dei Poeti, rendendo la città un simbolo duraturo del movimento futurista.