Francesca e Giovanni. Due semplici nomi di persona e due semplici esseri umani prima di diventare dei simboli. È togliendo tutto il "superfluo" che Simona Izzo e Ricky Tognazzi vanno dritti al cuore del racconto. La storia d'amore è quella tra Francesca Morvillo e Giovanni Falcone. La storia di mafia è quella della Palermo degli anni Ottanta e Novanta Il punto di forza del film è quello di aver scelto di spostare l'orizzonte narrativo e lasciare che sia lo sguardo di Francesca Morvillo a mostrarci la storia attraverso il suo punto di vista. Una vita matrimoniale serena, fino all'incontro con il giudice istruttore Giovanni Falcone con il quale intraprende un'unione sentimentale e professionale che, per i successivi 13 anni, li vedrà uniti in simbiosi. La coppia di registi sceglie di adottare il punto di vista di Francesca, magistrato e non solo "moglie di", a cui viene restituita dignità professionale ed umana.